STORIE E RACCONTI IN MUSICA DALLA GRANDE GUERRA
Monte Cengio: la battaglia dei Granatieri

Correva l’anno 1659 quando il 18 aprile Carlo Emanuele II Duca di Savoia costituì il Reggimento delle Guardie, divenuto poi famoso come Reggimento dei Granatieri, a sua scorta personale in battaglia. Proprio per questa ragione i soldati dovevano avere una prestanza fisica adeguata al ruolo: si ricorda che, per i tempi attuali, solo nel 2004 l’altezza richiesta è stata ridotta da 190 a 180 cm. Ed il 13 luglio 1744 nasce il 2° Granatieri di Sardegna. Da allora i Granatieri, variando spesso denominazione, sono divenuti uno dei Corpi più rappresentativi della nostra storia nazionale partecipando a tutte le guerre risorgimentali ed alle più note azioni per la sicurezza dei territori e delle popolazioni, prima e dopo il 1861. Il loro motto "Guardie a me!" fu una esclamazione del Re Carlo Alberto durante la battaglia di Goito nella Prima Guerra d’Indipendenza. Il 24 maggio 1915 vede i Granatieri in prima linea per combattere duramente su tutti i fronti della Grande Guerra fino all’ultima battaglia di Vittorio Veneto ed alla vittoria finale il 4 novembre 1918.

Ma la battaglia ricordata come "la battaglia dei Granatieri" è senza dubbio quella del Monte Cengio: dal 23 maggio al 9 giugno del 1916 i Granatieri di Sardegna, arrivati sull’Altipiano di Asiago da Udine e forti di circa 6.000 uomini, difesero le posizioni sul Monte Cengio fino al sacrificio estremo dando origine a celebri storie di eroismo ed amor patrio. Come non ricordare il mito del "Salto dei Granatieri", ancora oggi visitatissimo, ove si narra di gruppi di soldati italiani, in difesa, ed austriaci, in fase di attacco, che cadevano avvinghiati, dopo feroci corpo a corpo, lungo un dirupo profondo oltre 1.000 metri. Al termine della battaglia del Monte Cengio dei 6.000 uomini giunti dal Friuli rimasero 1.300 superstiti!
E la Marcia militare Monte Gengio (1916) fu l’omaggio del compositore Giuseppe Manente al 2° Reggimento Granatieri di Sardegna di cui aveva diretto la Banda dal 1911 al 1920.

Il ruolo delle bande musicali militari è stato importante, anche se non sempre ricordato, durante le battaglie del conflitto mondiale; i musicisti hanno accompagnato i commilitoni al fronte, soffrendo e gioendo con loro, e hanno suonato nelle retrovie per sostenere i combattenti che rientravano dalla prima linea. Non sempre riuscivano a tenere veri concerti per sostituire i "tuoni" dei cannoni, ma spesso si univano ai virtuosi del pianoforte e della fisarmonica: la musica per dimenticare la trincea.
La Banda Musicale del 2° Reggimento Granatieri di Sardegna, sotto la direzione del Maestro Manente, ha avuto anche l’onore di rappresentare l’Italia negli Stati Uniti, ove ha tenuto concerti in un tour organizzato nel 1918. Si ricordano le splendide esibizioni a New York nel parco di Brooklyn circondati dai nostri emigranti in festa per questo contatto con la patria e con la sua musica italiana. E poi, nel 1919, è in Europa, a Parigi, Londra, Bruxelles per partecipare alle celebrazioni della vittoria della coalizione nella Grande Guerra appena conclusa.

Proprio durante questi viaggi all’estero il Maestro Giuseppe Manente, che aveva già composto la Marcia dei Granatieri, ha trovato l’ispirazione per dedicare al "suo" 2° Reggimento due splendide marce militari "all’italiana" intitolandole a due grandi battaglie del Corpo: Monte Cengio (1916) e Selo (1917). Le due marce furono successivamente pubblicate, rispettivamente nel 1923 e nel 1924, dallo Stabilimento Musicale Tito Belati di Perugia, con il quale il Maestro collaborava fin dal 1907, quando uscì la composizione "Torniamo all’antico" da lui scritta per ricordare Giuseppe Verdi, il suo compositore per eccellenza.
Manente è stato uno dei personaggi più rappresentativi del mondo bandistico italiano ove ha portato cultura e rigore dirigendo, prima, le più importanti bande reggimentali e creando, poi, la Banda Musicale della Guardia di Finanza, guidata fino al congedo per limiti di età. Manente è stato un grande compositore e strumentatore per banda, ha collaborato con la Ricordi e con la Lapini di Firenze, è stato, nel 1911, il primo direttore de L’Amico dei Musicisti, il periodico musicale della Belati.


State ascoltando la marcia militare MONTE CENGIO (1916) di Giuseppe Manente dedicata al 2° Reggimento Granatieri di Sardegna nella esecuzione del Gran concerto bandistico Città di Noicattaro diretto da Rocco Eletto dal concerto tenuto durante il Festival Musicale Bandalarga di Conversano del 2015.



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