La Casa Belati e la sua vocazione bandistica nascevano nel 1900, periodo in cui le opportunità di armonizzare e di conferire una autonomia concertistica alle diverse anime della musica popolare, nella ampia casistica di allora, inducevano il Vessella ed altri insigni musicologi ad impegnarsi in un lungo e vivacissimo dibattito per definire le caratteristiche della banda musicale italiana.
La Casa Belati, i suoi autori, il suo staff musicale si concentrarono su un compito conseguente, ma non meno problematico: creare e produrre musica rispondente a quelle caratteristiche ed eseguibile dalle piccole e medie bande non professionali, con qualità ed organici non sempre adatti a soddisfare le speranze e le attese delle Società filarmoniche.
Il successo dell'operazione, pur considerando le capacità imprenditoriali dell'editore, è dovuto in massima parte al grande impegno ed alla qualificazione professionale degli autori, molti dei quali giovanissimi, che nei primi decenni del Novecento scrissero musiche di grande pregio riuscendo spesso a leggere possibilità e gusti del futuro.

Il Gruppo Studi e Ricerche nell'avviare le attività del nuovo Progetto (*) ha ritenuto di iniziare i suoi lavori proprio dai nostri autori storici di musica bandistica che con le loro composizioni hanno consentito il successo mondiale della Banda tradizionale italiana.
Il Progetto prevede che per ciascun autore trattato vengano realizzate due Sezioni rispettivamente dedicate:

• al personaggio, con le sue storie, il suo lavoro, le sue principali doti e qualità umane e professionali;
  
• alle sue musiche, presentando ciascuna delle composizioni proposte con una illustrazione delle sue caratteristiche musicali, i suoi riferimenti storici, le sue attuali possibilità di utilizzo, nonché corredata di supporti audio e audiovisivi storici ed attuali.
  

Per arricchire il lavoro di ricerca il Progetto utilizza i principali strumenti di comunicazione Internet, a partire dai "social network", coordinati da Giuseppe Ardizzone. Il dialogo così aperto con gli appassionati, le bande, gli educatori, gli esperti consentirà non solo di ampliare la scheda del "personaggio" oltre i limiti di una normale sintesi anagrafica, ma di raccogliere ed elaborare pareri e dibattiti che saranno alimentati sulle composizioni, sui generi musicali affrontati, sugli organici bandistici.

Come in tutte le attività di ricerca storica e musicologica il primo periodo di lavoro sarà dedicato a mettere a punto e sperimentare le più rispondenti modalità di contatto e di elaborazione delle informazioni raccolte.

(*) collaborano alle attività del Progetto:

L'Amico dei Musicisti Club;
Fondo Storico Bande Musicali "M° Pietro Franceschini".




Torna all'inizio