dalla Svizzera
CON VERDI E CON LA DANTE ALIGHIERI
da un incontro con Stefano Ragni - Presidente de L'Amico dei Musicisti Club
Nella seconda metà del mese di gennaio abbiamo sentito Ragni per il lavoro sul nostro Progetto solo per e mail: era infatti immerso nella neve Svizzera per una serie di appuntamenti sulla celebrazione dell'icona nazionale Giuseppe Verdi e delle sue musiche.
Sono ormai diciotto anni che, grazie alla Società Nazionale Dante Alighieri, il Maestro Ragni compie un giro elvetico delle sezioni della Società per divulgare e diffondere la musica italiana con concerti di pianoforte e voce narrante.
Una formula che il docente Ragni ripropone agli studenti dell'Università per Stranieri di Perugia nei suoi corsi sulla storia della musica italiana; una formula vincente che è entrata di diritto nella Sezione divulgativa del Progetto per celebrare Verdi sotto il titolo di Lezioni di musica.
Al suo rientro lo abbiamo incontrato per approfondire il suo tour e per sentire dalle sue parole su come aggiornare le attività progettuali alla luce delle esperienze maturate sul campo: le prime su Verdi nel "2013 anno verdiano". E così ce le ha raccontate.
"Nella preparazione degli appuntamenti musicali per la Svizzera, nei quali occorreva confrontarsi con il tema del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, ho seguito i principali risultati delle sperimentazioni didattiche svolte nei mesi di novembre e dicembre durante la messa a punto del Progetto e già ripresi per le Lezioni di musica proposte nel Convegno di presentazione del Progetto stesso alla Stranieri, di fronte ai nostri eminenti relatori ed ospiti.
Il tour, secondo un consueto canovaccio intessuto dalla sede di Bienne e coordinato dalla presidente Floria Nobs, si è mosso in tappe consequenziali tra Locarno, Lucerna, Frauenfeld, Aarau, Olten, Winterthur, Neuchâtel, Losanna, Thun e la capitale federale, Berna.
Per un pubblico composto di simpatizzanti elvetici e di esponenti della ricca componente dell'emigrazione italiana ormai stanzializzata, ho ritenuto di realizzare sulla tastiera del pianoforte il racconto della forte individualità verdiana, dando priorità ad esprimere, con una serrata capacità espositiva e un ritmo strettamente marcato, la modernità delle tematiche legate al senso della famiglia, l'attualità delle urgenze risorgimentali, il rapporto con la divinità, il senso del fato e della giustizia.
Tra le molteplici esecuzioni realizzate al pianoforte, il pubblico elvetico è stato messo a confronto, ed ha particolarmente apprezzato, con le suggestioni dei temi del Nabucco, dell'Aida, dell'Ernani, di Rigoletto, di Attila. Una particolare attenzione ho rivolto alla Traviata, la cui sconcertante modernità ha avuto un significativo rilievo: la tematica di una donna sfruttata, abusata, vilipesa e consumata dalla morale di un mondo economicamente e socialmente chiuso alla valorizzazione dei diritti femminili è qualcosa con cui ci misuriamo ancora oggi."
Una nota brevissima, ma non irrilevante, riteniamo di aggiungerla a questo racconto: i contenuti di questi appuntamenti musicali elvetici sono in armonia con quelli del concerto, più avanti segnalato, tenuto da Ragni per l'anniversario della Repubblica romana e presentato dal Sottosegretario Peluffo, Vice Presidente della Società Nazionale Dante Alighieri. Così come gli intrecci musicali e storici dei grandi personaggi dell'indipendenza, Mazzini, Garibaldi, Verdi, sono stati il percorso seguito da Ragni in tutti i suoi concerti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.